"La' dove c'era l'erba ora c'e' una citta'...."


….ma ora ci sono anche i girasoli dei Terra di Nettuno!

Come via abbiamo raccontato su questo blog e sul nostro profilo Facebook, il 1 maggio 2011, Terra di Nettuno ha aderito alla Giornata Internazionale del Girasole, promossa da Richard Reynolds, il Guerrilla Gardener londinese che da anni gira la propria citta’ a seminare e coltivare piante laddove parrebbe proprio impossibile.

All’azione hanno partecipato numerose persone (molte piu’ di quanto ci aspettassimo al momento di lanciare l’appello!) e quella che doveva essere una rapida semina, si e’ trasformata in una gioiosa e faticosa giornata di vero e proprio Guerrilla Gardening.
Infatti, oltre a decine e decine di semi di girasole, sono state piantati otto piccoli oleandri, un paio di pianticelle fiorite di cui non sappiamo il nome e alcuni verbascum rubacchiati qua e la’ alle campagne bolognesi (e percio' destinati ad essere tagliati dalla manutenzione del comune).

L’aiuola, che si trova in via Malvasia nel quartiere Porto di Bologna, era stata tra le prime candidate ad un attacco, sia per la vicinanza all’abitazione di uno di noi (uno degli stratagemmi per far si’ che un’aiuola regga, e’ affidarla a qualcuno, oppure attaccarla solo se e’ abbastanza vicino all’abitazione di uno dei guerriglieri, almeno fino a quando un’anima buona prenda a cuore la situazione), sia perche’ portare un po’ di colore tra il grigio delle case popolari ci sembrava una missione che valesse la pena affrontare.
Solo un dubbio ci assillava: secondo Giulia “Nejken”, l’onesta’ degli abitanti del quartiere lascia un po’ a desiderare, per cui ci saremmo dovuti aspettare qualche dispetto.

Alla fine, abbiamo deciso di sfidare la sorte proprio perche’ e’ laddove il tessuto sociale e’ meno strutturato che e’ importante portare il bello, magari migliorando un’aiuola lasciate alle amorevoli e soprattutto disinteressate (nel senso che non gliene potrebbe interessare di meno!) cure dell’ACER, l’ente che si dovrebbe occupare della manutenzione del verde in quella zona.

Per giorni, Giulia “Nejken” si e’ preoccupata di portare acqua alle piantine e alle aiuole seminate, trasportando a fatica da casa sua, bottiglie e taniche.
Dopo qualche settimana, ecco finalmente spuntare le prime plantule di girasole mentre oleandri e verbascum crescevano arroganti.

Immaginate allora la rabbia e il disappunto quando abbiamo scoperto che erano state portate via due piante di oleandro! E dopo un paio di giorni, ecco che ne venivano rubati altri due!!!

A pensarci bene, forse ci avrebbe dato meno fastidio se fossero state rubate dalla proprieta’ di qualcuno di noi. Gia’, perche’ quelle erano piante di tutti, messe a dimora per rendere piu’ bello il quartiere di tutti gli abitanti della zona (anche dei ladri!) e non per il giardino di un privato!

Dopo aver maledetto in tutte le lingue conosciute e scomparse gli autori di un gesto tanto volgare, ci siamo chiesti se non fosse il caso di sostituire le piante rubate, ma abbiamo deciso di concentrarci su altre zone, con l’idea che in qualche modo (prima o poi) porremo rimedio allo scempio subito.

Ma siccome le brutte sorprese non finiscono mai, ecco comparire gli addetti alla manutenzione del “verde pubblico”.
Una rapida passata di tosaerba e i verbaschi (che erano ormai alti piu’ di un metro e che cominciavano a mettere fuori i primi fiori gialli) e le modeste ma graziose piantine dai fiori rossi e gialli sono stati rasi al suolo. Riposino in pace!
Quando Giulia ha chiesto spiegazione agli operai del loro gesto, quelli si sono trincerati dietro un

“l’abbiamo fatto per errore”.

Qualche giorno dopo, abbiamo saputo che anche gli abitanti delle case popolari li’ intorno hanno presentato le rimostranze proprio agli stessi operai che avevano compiuto la strage.

Questa cosa, lo dobbiamo ammettere, ci ha fatto molto piacere perche’, evidentemente, a qualcuno il senso della nostra azione e’ arrivato.

Per fortuna, oleandri a parte, le aiuole coi girasoli sono state rispettate.

E finalmente, a distanza di due mesi o poco piu’, i girasoli sono cresciuti e hanno iniziato a sbocciare mentre le piantine rossa e gialla hanno ricacciato alcuni germogli e ora, timidamente, mostrano dei fiorellini colorati!

Ma – tenetevi forte! – la vera splendida notizia e’ un’altra.

Qualche abitante ha messo, al posto di uno degli oleandri rubati, una piantina di basilico!

Questo significa che il nostro messaggio e’ davvero passato, che qualcuno si e’ preso cura della propria citta’ e che, quindi, la nostra missione puo’ dirsi compiuta!

E’ un gesto piccolo, forse per qualcuno insignificante, ma che ci ha riempiti di felicita’ e di orgoglio. E potremmo persino azzardare che il furto degli oleandri non sia stato del tutto un male, se la cosa e’ riuscita a risvegliare una coscienza assopita.

A questo Guerrilla Gardener anonimo, va tutto il nostro riconoscimento. Ci piacerebbe che ci leggesse e che partecipasse alle nostre prossime azioni.

Come diceva quella pubblicita’?
“Basta poco, che ce vo’?”




Un campo di girasoli in piena citta'!


Eccone uno timido che sta mettendo fuori la testa

Orgogliosamente, io rinasco!

Un ultimo sforzo e ci siamo!

Qui si intravede uno degli oleandri superstiti

Orgogliosamente, anche io!

Sunflower Guerrilla Gardening Day:
mission accomplished!

Una splendida sorpresa:
il basilico piantato da un ignoto giardiniere d'assalto!











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